martedì 21 agosto 2012

Un articolo di Lucio Del Gobbo sulla nostra mostra:


"Una mostra di poesia. Si può dire una mostra di poesia? Sì, si può dire, almeno nel caso proposto dalla Galleria Centofiorini di Civitanova Alta in ambito Popsophia con le molteplici sue attrazioni. Bartolini,Ciarrocchi, Morandi, oltre che incisori, maestri tra i più raffinati nel campo dell’incisione italiana, sono stati poeti. Nelle loro lastre, nei fogli usciti dalle loro mani, c’è presente, ma anche ricordo mitico del presente. C’è tradizione, ma anche sentimento transeunte a non finire. I luoghi, il paesaggio, l’intima corrispondenza con una sensibilità che coglie il presente nella struggente sua transitorietà, sono sentimenti che guidano la mano, che fanno trasalire la visione nel petto, che resistono caparbiamente nell’opera, come in un diario, come in una lettera d’amore, dove il presente include in sé l’emozione del ricordo, una sensazione che ingloba un futuro immaginato. Metti un’immagine nel cassetto, così come si mette un fiore che appassisce tra le pagine di un libro: questo l’intento amorevole e tenero che si coglie nell’opera dei tre maestri. Due marchigiani e un bolognese, ma tutti appartenenti a una regione che è quella unica dell’incisione italiana e diciamo pure dell’arte, con le sue corrispondenze, con le sue concorrenze, con le sue piccole gelosie, con gli umori a cui l’operare artistico violentemente istiga in ogni situazione. Una mostra che volevamo rivedere, perché vista a porzioni in anni ormai lontani. Ne avevamo nostalgia. La Centofiorini è luogo deputato a questo tipo di liturgie. Lì Ciarrocchi, specie per l’incisione, ha svolto un’azione divulgativa che Baiocco e Luzi (in tal caso coadiuvato da Marta Silenzi) hanno saputo accogliere e perpetuare." 

Lucio Del Gobbo

1 commento:

  1. durante la mia ultima sera di vacanza civitanovese ho visitato anche io la mostra, una vera perla luminosa in mezzo a tante manifestazioni "poppeggianti" ma spesso fin troppo mediocri. il livello della centofiorini è sempre altissimo, da che mi ricordi, ed entrarci è ogni volta una forte emozione, negli ultimi tempi troppo forte per quanto mi riguarda. l'incisione, poi, è un mondo a parte: misterioso e raffinato, preziosissimo, purtroppo poco conosciuto rispetto ad altre forme d'arte e, temo, sottovalutato.

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